La collezione d'arte della “R. SCUOLA DI DISEGNO PER GLI OPERAI”, direttore Gaetano Chierici - di Sandro Ferrari

di Sandro Ferrari

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La collezione d'arte che la “Regia Scuola di disegno per gli operai” metteva a disposizione degli insegnanti per le esercitazioni didattiche era costituita da dipinti, disegni, incisioni e calchi in gesso. Sotto la direzione di Gaetano Chierici (dal 1882 al 1910) e di Cirillo Manicardi (dal 1910 al 1925) essa fu costantemente aggiornata e più volte riordinata.

Dalla fine degli anni '50 in poi, si allontanarono dalla didattica tradizionale basata sulla copia di opere d'arte, da sempre considerata fondamentale per l'istruzione artistica, quelle scuole d'arte statali, gli Istituti d'arte, che intendevano in questo modo adeguare il piano degli studi alle nuove esigenze del design industriale.

Con la mostra del 2005 “Un museo ritrovato. Il patrimonio dell'Istituto d'Arte Chierici restituito alla città” mi sono proposto di “rimuovere i sigilli” che impedivano l'accesso alla collezione, da diversi decenni ormai ignorata non solo dal pubblico, ma anche dagli stessi insegnanti e dagli storici dell'arte. Così scrivevo nella presentazione del catalogo:

“Due anni fa, pensando all'organizzazione di manifestazioni celebrative del bicentenario dell'inizio dell'attività stabilmente svolta dalla Scuola, mi rivolsi al sovrintendente del Ministero dei Beni Culturali Filippo Trevisani e all'ispettore Angelo Mazza. Tempestivamente essi diedero il via ad un programma di complessi restauri che consentono oggi, in tempi eccezionalmente brevi, di presentare al pubblico una sorprendente raccolta di materiale didattico ottocentesco – soprattutto calchi in gesso, dipinti a olio, disegni e incisioni – che giustifica pienamente il titolo dato alla mostra: “Un museo ritrovato”. 

Ai due studiosi va quindi la gratitudine della Scuola per la sensibilità dimostrata. Alla direzione del Musei Civici, in particolare a Elisabetta Farioli, deve essere poi riconosciuto il merito dell'organizzazione della mostra, dal coordinamento della schedatura delle opere all'allestimento espositivo e alla stampa del catalogo. Penso che per i Musei Civici questa iniziativa rappresenti il coronamento di una costante collaborazione con l'Istituto “Chierici” in numerose iniziative culturali, che rimandano idealmente al periodo ottocentesco di condivisione della Scuola all'interno del Palazzo dei Musei durante la direzione del pittore Gaetano Chierici.

Sono certo che dalla visione delle opere esposte verrà recuperata la consapevolezza del ruolo svolto dall'Istituto d'Arte come istituzione culturale radicata nel territorio, dal 1804 ininterrottamente dedita alla formazione artistica di tanti giovani reggiani. Dapprima scuola comunale, poi scuola ducale, fino a diventare scuola statale con l'unità d'Italia”.