Giorno della memoria a Palazzo del Governo

I ragazzi del Chierici impegnati per i deportati reggiani

leggono live streaming le loro commoventi storie

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Hanno detto di no al fascismo ed al nazismo.  A costo della vita, hanno scelto, forti e decisi, la libertà, dopo l’armistizio dell’8 settembre del ’43, quando la fine della guerra sembrava essere alle porte, non aderiscono alla nascente Repubblica di Salò di Mussolini. Alcuni sono miracolosamente scampati alla campagna di Russia. Sono i nostri eroi che, considerati traditori, dopo immani sofferenze, son tornati sfigurati dai campi di concentramento, hanno ricostruito il nostro Paese come sindaco, carabiniere, muratore, contadino, commerciante, appartenenti ad ogni classe sociale. Sono 14, quest’anno, i deportati reggiani, Imi (Internati militari italiani), che sono stati premiati con medaglia al valore, dal prefetto Iolanda Rolli. La cerimonia è avventa a palazzo del governo, sede della prefettura di Reggio, la mattina del 27 gennaio, giorno della memoria. L’onorificenza è stata consegnata dal prefetto Iolanda Rolli ai familiari, figli o nipoti. Sono i primi eroi della Resistenza, coloro i quali iniziano, proprio con la loro scelta, la Resistenza inerme, che nasce nel primo carro bestiame,  che li deportò nei lager  e si protrasse per 18 mesi fino alla caduta del Reich. 

Si tratta di: Pietro Paolo Baroni ( Quattro Castella); Aldo Borghi(Viano);Paolino Linio Casoni, Anselmo Riatti( Villa Minozzo); Tullio Giovanelli (San Martino in Rio); Gino Grappi (Castellarano); Ivo Gualandri ( Quattro Castella); Guerrino Piccinini, Imerio Piccinini e Antonio Schiavon (Cadelbosco Sopra); Pietro Santi( Castelnovo Monti); Cassio LusettiMario Secchi, Giovanni Battista Villani( Reggio Emilia). 

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