La moda Trend? In Asia - Carlo D’Amario  e l’utopia dalla moda

 

Le studentesse del Chierici imparano la moda con i grandi stilisti tra eccentricità e glamour

 

 

Pcto ossia alternanza scuola lavoro per le classi di Moda? Semplice, incontrare le grandi case, i grandi ‘sarti’ e stilisti. È quel che è successo per le studentesse del liceo artistico statale “Gaetano Chierici”, coordinate dal professore Matteo Bellelli, che hanno incontrato Carlo D’Amario, milanese, socio ed amministratore delegato, della griffe Vivienne Westwood, fra le più creative ed eccentriche nel panorama della moda internazionale. D’Amario, contestatore del sistema, ha incontrato Vivienne Westwood, a 35 anni, a Londra nel 1985. Aveva iniziato con Elio Fiorucci. D’Amario è stato premiato dal parlamento europeo, lo scorso giugno, per il premio: “La moda veste la pace”, per l’impegno nella collaborazione con l’International Trade Center per il progetto Etica Fashion, grazie al quale è stata creata la collezione: “Africa Bags”, borse realizzate a mano a Nairobi da artigiani locali con materiali sostenibili.

 “La moda è un’utopia che diventa realtà”. Con questa affermazione fantastica, Carlo D'Amario (Socio di maggioranza del brand Vivienne Westwood omonimo della stilista stessa) ha spiegato alla ragazze del Chierici, il senso e lo scopo della moda e della casa produttrice di  Vivienne Westwood, l’ inglese rivoluzionaria e outsider che ha inventato anche lo stile Punk.

Un brand che si basa sulla creazione di un business giovane, ha solo di 40 anni, è nato a fine anni '70-'80. D’Amario ha poi continuato con un paragone fra moda e cinema. Mentre il secondo compie 120 anni. La prima, la moda, come settore, del life style deve capire e comprendere i cambiamenti della società, degli stili, delle tendenze del momento in cui vive. Ed oggi, ancor più di ieri, è necessario guardare con attenzione al mercato trainante, che è quello asiatico con più di due milioni di giovani under 20. L’antica via della seta diventa sempre più la nuova strada del commercio dell’innovazione del mercato economici - finanziari. 

Carlo D’Amario ha continuato, osservando che il cambiamento dei nuovi consumatori sono i giovani, con borse, accessori. In questo scenario sono state reinventate le scarpe da ‘ginnastica’ le magliette con il nuovo modo consumare. Una modalità che deriva e viene massificato della comunicazione social, spesso virale. Le manifatture di questi capi, inoltre, vengo realizzati da una produzione di una catena produttiva più veloce ed economica. Sembra essere surclassato il mercato di riferimento della moda per eccellenza cioè le Fashion week di Parigi, New York Londra Milano.

MB