Erasmus + Reach: un’esperienza di vita nel cuore di Parigi
Erasmus + Reach: un’esperienza di vita nel cuore di Parigi
Studiare ed essere a ‘tu per tu’ con i massimi esponenti della cultura, arte, storia, società
Nel cuore di Parigi per un Erasmus + Reach. Ed ecco che l’esperienza si trasforma in un arricchimento culturale, di cui capitalizzare culturalmente ogni momento, attimo, da condividere con colleghi, studenti e persone care. Non si tratta solo di un corso di francese, pur importante, bello ed interessante, ma di un’esperienza di vita.
Place Saint Martin come punto di riferimento, in faccia a Notre-Dame, col ponte, che collega le rive gauche alle rive droite della Senna, lenta e tranquilla. Da lì parte il boulevard omonimo. Appare la Parigi che si sogna e fa sognare anche se la cattedrale, simbolo della Francia, è chiusa, cantierata da grandi ponteggi, la grande gru dei lavori campeggia nel cielo. La guglia è miserevolmente caduta nell’incendio che ha devastato Notre- Dame.
La vita scorre con ritmo veloce, a volte sincopato: il mattino c’è scuola, ragazzi stranieri di ogni dove, in un clima positivo di empatia e studio, il pomeriggio compiti, ricerche, relazioni, la sera lezioni e incontri online, senza dimenticare i Tg di prima serata, per imparare sempre di più la lingua e comprenderla in ogni situazione.
Nel tempo libero ogni minuto va vissuto con la massima intensità nell’incontro con la cultura, la società, la vita.
Si affacciano alla mente ricordi, rimandi, desideri, luoghi visti, magari, di sfuggita, luoghi da ‘ripassare’, luoghi nuovi da scoprire: musei, chiese, palazzi, scuole, pagine di storia, cultura, arte, studiate sui libri di scuola sono lì davanti agli occhi, con i loro protagonisti: simboli di libertà quella della mente e del cuore come la dichiarazione dei diritti dell’uomo al museo Carnavalet. Soprattutto, si sceglie, si colgono immagini, scorci, luoghi, cultura e beni culturali che non sono né le immagini, né le proposte della guide o degli itinerari turistici o delle presentazioni che si trovano su internet.
Ci sono le manifestazioni, la vita intorno, che penetra dentro e s’interseca col vissuto e quella che si vive, nella quotidianità, in Italia. In questa esperienza, se ne incunea un’altra legata allo spirto di giornalista e fotoreporter, che s’intreccia con quella di studentessa e docente. Essere a Parigi il 14 luglio. La festa nazionale francese, si svolge in quella data dal 1880, istituita per commemorare la festa della federazione del 1790, il giorno dell'unità nazionale, sembra, quasi un miracolo, una coincidenza irripetibile nella vita, così’ come veder sfilare i corridori del Tour de France, all’ultima tappa, per raggiugere l’Eliseo, in volata. Eventi di cronaca che diventano Storia, ed esserne protagonisti e partecipi col popolo francese e gli sportivi del mondo, poterli documentare lascia stupefatti, stupiti, soprattutto, perché inaspettati.
Lo spirito ‘s’arricchisce di ‘felicità’ nuova mentre, il Covid-19, variante Delta, imperversa. Trovarsi al centro della regione che registra migliaia di casi, non lascia tranquilli, si fa ancor più attenzione alle regole. Il viaggio continua mentre il presidente della repubblica, Emmanuel Macron, annuncia il green pass obbligatorio per entrare in luoghi culturali dal 21 luglio. Puntuali arrivano le manifestazioni di chi è contrario e, imbattersi nel bel mezzo di una delle prime, è quantomeno inaspettato e ‘curioso’. I manifestanti sono pacifici, ordinati, le forze dell’ordine, presidiano continuamente in modo massiccio la città anche con l’esercito, diverse sono le donne soldato. Si fanno due scatti e via, lontano dagli assembramenti, dal rumore…
Una visita importante: l’unica scuola italiana in Francia in un meraviglioso edificio Liberty.
Capita di trovarsi a tu per tu con: Diderot, d’Alembert, la Fontaine, Napoleone, Caravaggio, Leonardo, Raffaello…
Maria Antonietta, Lugi XIV, Severini…
Il museo Carnavalet, il Mad (museo delle arti decorative), il Mam palais de Tokio (museo arte moderna), Il Centro Pompidou…
Poi rues, Boulevards, il più antico ospedale di Parigi, L'Hôtel-Dieu, les Invalides, il grande giardino du Luxembourg…
E questa è solo una carrellata sintetica di alcune esperienze dell’Erasmus + Reach, da vivere e restituire, come l’enorme centro di vaccinazione Covid di fronte alla cattedrale di Notre-Dame, Pont de l’Alma, che ricorda la morte di lady D, Pont des Arts (passerelle) che inanella giovani e amori.
Quando si studia e si si vive in un luogo (e che luogo: il cuore di Parigi), non c’è una storia ufficiale, storia popolare o cronaca e cultura, c’è la vita che racchiude tutto.
Mariagiuseppina Bo
Nel link sottostante le slides della restituzione: