Un simbolo per Reggio Villa Levi Aperta per le giornate Fai d’autunno

Il Chierici in prima linea per illustrare le meraviglie e le sorprese della Villa




Il sistema delle ville reggiane e della greeweey del torrente Modolena viene messo in luce con l’apertura di Villa Levi, grazie alla delegazione Fai di Reggio, per le giornate Fai d’autunno, sabato 16 e domenica 17 ottobre con la collaborazione del Comune di Reggio e la concessione dell’ateneo di Bologna. Le aperture sono replicate anche il 27 e il 28 a cura del Comune, dell’associazione Covioloinfesta e del Fai.

Roberta Grassi capo delegazione Fai afferma:” La scelta di aprire Villa Levi deriva dal successo della campagna FAI “I Luoghi del Cuore”. Villa Levi ha ottenuto 8.115 voti, il luogo più votato in Regione e 36° e livello nazionale. La Villa ora è candidata al bando Fai 2021: I luoghi del Cuore, per il finanziamento di un progetto di valorizzazione e restauro del parco. Ad illustrarla, in 10 trappe, sono più di 150 studenti, apprendisti ciceroni del Fai, dei licei: Ariosto-Spallanzani, Moro, Chierici e Istituto Zanelli. La villa è inserita nel circuito di: villa d’Este, Rivaltella, Gastinelli, Lodesani- Falcetti. Villa Levi, ricca di sorprese, è stata sede per diversi anni del corso di laurea in scienze della produzione animale dell’ateneo di Bologna, che ne è proprietaria poi è stata chiusa. 

Per l’occasione, ora, è stata eccezionalmente aperta, spiombando finestre, porte, ingressi ed aperture. Ed è uno scrigno di sorprese, come le 5 finte finestre a trompe l’oeil, al di sopra dell’aula magna, con 12 grandi colonne corinzie intonacate e rifinite con scagliola marmorizzata. Durante la II guerra mondiale è stata rifugio di opere dei Musei civici.  

Della villa si possono vedere: il fronte Sud dell’edificio, ove spicca la grande cupola in rame, il pronao a finte colonnato a lesene corinzie che arieggiano allo stile palladiano, la scalinata monumentale, il piano nobile, con la maestosa aula magna, dove una cupola fa da soffitto all’altra, aggiunta, nel 1830 dall'architetto Luigi Poletti, una ha travi in muratura, la seconda di legno. Le decorazioni dei soffitti sono in stile Liberty. Visitabile all’esterno anche il grandissimo parco. All’interno, nelle giornate Fai, un video con foto antiche e contemporanee, mostrerà gli interni anche quelli non vistabili per motivi di sicurezza.

L’aula magna è anche la maestosa la stanza delle cupole, una fa da soffitto a quella dell’aula magna. Nel 1830 l'architetto Luigi Poletti vi aggiunge l’altra cupola, una scala porta all’ultimo piano, con uffici e laboratori siti nel sottotetto della cupola. La prima cupola ha travi in muratura, la seconda di legno ed è ricoperta da una lastra di rame.  Al centro c’è la scala a chiocciola che porta ad un balconcino, utilizzato dai Levi come osservatorio astronomico. C’è anche un antico impianto di riscaldamento, con grate, perché l'aria calda, delle cucine, salisse al piano nobile. Nei soffitti sono dipinti i profili di: Dante, Petrarca, Virgilio e Omero, realizzati con raffinati stucchi in scagliola. Le decorazioni delle soffittature sono in delizioso stile Liberty, pregevoli anche i serramenti. 

Davanti alla villa s’estende il parco, con la grande ghiacciaia, è una meraviglia botanica all’italiana, ricca di: tigli, farnie, frassini, platani, liriodendri, ippocastani, carpini bianchi, aceri campestri e montani, noccioli, abeti, pini, tuie, cedri, laurocerasi e tassi. Villa Levi, splendida dimora di campagna, ristrutturata dall’architetto Marchelli, i lavori sono commissionati dai Besenzi, e i disegni, conservati nell'archivio di Stato, datano fra 1790 e il 1810. Curiosa l’abitazione del custode e la stalla dei cavalli.  

All’interno della villa il barone Raimondo Franchetti mise i suoi trofei di caccia, ora ai Musei Civici e lì stato dipinto il sipario del Valli di Alfonso Chierici: “il Genio delle Arti che addita i più chiari uomini d’Italia perché in essi si ispirino e risorgano”. Si riscopre anche il musicista, Alberto Franchetti, padre del barone Raimondo, di cui alcuni trofei, eccezionalmente saranno esposti nella villa. Non solo, altra sorpresa per i visitatori: verranno suonate musiche di Alberto Franchetti e raccontate tutte le storie delle famiglie, che hanno abitato nella Villa: protagonisti i Levie la Villa, celebrati anche domenica nella giornata della cultura ebraica. Alla presentazione della giornata Fai e dell’apertura di Vila Levi: Luca Vecchi (sindaco di Reggio Emilia), Lanfranco De Franco (assessore alla Partecipazione), 

Daniele Meglioli (associazione Covioloinfesta) e Stefano Corazza (università di Bologna), convinti che la collaborazione ed il protagonismo pubblico privato sia la via della nuova rigenerazione della città di Reggio. Orari, sabato: 9.30/12.30 e 14.30/18, domenica: 9.30/12:30 / 14.30/18

Info: https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?comune=REGGIO%20EMILIA