FESTA DELLA REPUBBLICA: UN DUE GIUGNO MAGNIFICO ED INDIMENTICABILE PER I RAGAZZI DEL CHIERICI

ricevono i ringraziamenti ed il plauso del prefetto e il saluto affettuoso di Orietta Berti e Luciano Ligabue

  TRE GIUGNO IL PREFETTO  VIENE NELLA NOSTRA SCUOLA PER CONSEGNARE  GLI ATTESTATI DI RINGRAZIAMENTO

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Successo per i meravigliosi ragazzi del Cherici ieri alla festa della Repubblica in Prefettura con tanti complimenti dal prefetto e un abbraccio festoso da Orietta Berti e Luciano Ligabue

Si sono alternati nella lettura delle menzioni per le onorificenze al merito della Repubblica: Sara Piva ( Orietta Berti), Federico Rasori ( Luciano Ligabue); Rupert Ricchetti ( Tonino Chiussi); Alice Bondavalli( Silvia Galvani); Valentina Davoli ( Federica Manenti); Greta Beneventi ( Paola Berti);  Emma Bonvicini ( Roberta Favai); Luca Bruzzese (Federico Guerriero); Tommaso Armani( Leonardo Tenca).

I racconti biografici degli insigniti, sempre opera del liceo Chierici, sono stati consegnati loro come ricordo, stampati in  pergamena e cartella  con diploma di merito.

Il lavoro delle menzioni e dei racconti è stato coordinato dalla docente Mariagiuseppina Bo.

Onore anche agli studenti che hanno realizzato, sul tema della giornata e della Repubblica e della reggianità: i gioielli, gli oggetti ceramici i filmati e i ritratti dei nostri 12 presidenti della Repubblica, logo invito e manifesto della festa, coordinati rispettivamente dai docenti : Isabella Bigliardi ( gioielli), Daniela Santachiara( ceramiche), Alberto Artioli (filmati e video), Savina Lombardo( manifesto, logo inviti, presidenti della Repubblica), Alberto Sabatini(video).   Oggetti , gioielli e video sono stati in mostra  nel chiostro grande della Prefettura-palazzo del Governo , un tempo palazzo ducale in strada G. Garibaldi, ove il pubblico è affluito numeroso ammirando la bravura degli studenti del Chierici e le alte competenze raggiunte.

Un plauso va anche al dirigente, DANIELE CORZANI, che ha collaborato alla realizzazione dell’evento.

Sono stati coinvolti i seguenti alunni:

Sara Piva classe 4E, Greta Beneventi classe 4E, Rupert Ricchetti classe 5G, Emma Bonvicini classe 5G, Alice Bondavalli classe 4E, Luca Bruzzese classe 4E, Federico Rasori classe 5G, Valentina Davoli classe 5G, Tommaso Armani classe 5G, Agosti Caterina classe 4C, Tommaso Manfredi classe 4C, Alex Mangolini classe 4C, Samuele Grasselli classe 4C, Eleonora Ferretti classe 4C, Davide Pistilli classe 4C, Sebastiano Orlandini classe 4C, Martina Montanari classe 4C, Ginevra Magnani classe 4C, Stefano Bussi  classe 4C, Daniele Albano classe 4B, Dora Masi classe 4B, Gianfilippo Luppi classe 4B, Alba Cecchi classe 4B, Mattia Margini classe 4B Veronica Mazza classe 4B.

#Tre giugno alle 11 il prefetto Iolanda Rolli è  venuta nella nostra scuola, con lo staff di a segretaria, Grazia Priolo e Ilaria Savino Alboni, per  ringraziare gli alunni della classe VG e il dirigente, i docenti,  per   il lavoro svolto per la festa della Repubblica per ribadire la riconoscenza della Prefettura  e delle istituzioni per l’impegno profuso per la positiva realizzazione  della cerimonia, per l’animazione dei chiostri del palazzo del governo,  consegnando una pergamena  in occasione del 76° anniversario  della festa della Repubblica, esprimendo un sincero apprezzamento per il concreto supporto fornito alla piena riuscita  della manifestazione.

Momenti come questo- ha detto il prefetto- rappresentano un’occasione preziosa  di confronto to su problematiche  e sulle sfida  della scuola, sul significato dell’incontro tra scuola e mondo del lavoro, sull’ importanza della  conoscenza,  della  fiducia tra istituzioni  e mondo scolastico”.  

All’inizio del prossimo anno scolastico il prefetto  visiterà le altre classi  protagoniste della giornata  per consegnare i diplomi di merito agli stupide ti della altre classi che hanno operato per il due giugno.

MB

DISCORSO DEL PREFETTO DI REGGIO EMILIA
CELEBRAZIONI DEL 2 GIUGNO 2022

Autorità, Signore e Signori, è un grande onore per me condividere con voi la festa della Repubblica e tanto più essere chiamata a dare voce a nome di tutti, nella veste di rappresentante dello Stato, ai valori ed alle ragioni che tengono insieme, da quel lontano 2 giugno del 1946, la nostra Repubblica democratica.

Sono davvero grata della vostra presenza, perché testimonia il sentimento profondo che unisce le istituzioni democratiche reggiane e che le lega saldamente al territorio. Il ritrovarsi insieme in questo luogo simbolo dello Stato e di quella casa comune che è la nostra Repubblica italiana costituisce a mio avviso un aspetto molto significativo delle celebrazioni del 2 giugno.

Un cordiale e affettuoso benvenuto a tutti coloro che oggi sono qui presenti perché insigniti delle onorificenze al merito della Repubblica con decreto del Presidente Mattarella.  

Le onorificenze al merito concesse dal Presidente della Repubblica esprimono valori impressi nella nostra Carta costituzionale ed hanno lo scopo di ricompensare il merito di coloro che quotidianamente, con determinazione e volontà, contribuiscono a realizzare nei diversi campi il pubblico bene.

Giunga un grato e riconoscente saluto anche ai congiunti dei cittadini italiani, militari e civili deportati durante la seconda guerra mondiale, che riceveranno le medaglie d’onore, una benemerenza cui annettere grande attualità, dalla quale trarre forza ed ispirazione nell’impegno quotidiano svolto da ciascuno al servizio della Nazione, per la difesa dei suoi valori.

Desidero rivolgere – in questa occasione così significativa – alcune, brevi parole di ringraziamento per la vicinanza e la collaborazione ricevute fin dall’inizio del mio mandato in questa bellissima provincia.

Quando sono stata nominata prefetto di Reggio Emilia ero ben consapevole del privilegio di lavorare in una terra così viva e colta, ricca di bellezze e di meriti civili. Ero venuta, da turista, in occasione di eventi a Campovolo ed al Mapei Stadium, e già avevo avuto contezza della vivacità di questa Provincia.

Ma la conoscenza diretta di questo territorio, che ho potuto acquisire grazie alla disponibilità al dialogo e al confronto con le tante componenti vitali, mi hanno restituito un’immagine che è andata ben aldilà delle originarie aspettative, anche in un periodo assai complicato e, per molti versi, drammatico come quello attuale.

Lo dico al di fuori di qualsiasi retorica, per aver avuto chiara e diretta testimonianza di come questa Comunità – nel suo complesso e nella coscienza di ciascun cittadino – abbia saputo conservare intatto un radicato e profondo rispetto per quei principi fondamentali del vivere civile che sono la vera base della nostra democrazia.

Sono tempi difficili: dopo più di due anni di pandemia, ci siamo trovati alle prese con una guerra vicina, che sta facendo sentire le conseguenze anche all’interno delle nostre comunità, con il doveroso impegno nell’accoglienza di chi fugge da drammi e violenza e con ancora imprevedibili ripercussioni.

Certo le sfide epocali cui siamo chiamati, all’indomani di situazioni emergenziali senza precedenti, e le ricadute che pure hanno investito questo territorio, sono un inevitabile fattore di rischio per la tenuta della coesione sociale ed anche, in ultima istanza, per la sicurezza e l’ordine pubblico.

Ciononostante, e grazie al rinnovato impegno e al profondo senso di responsabilità degli amministratori locali, degli appartenenti alle realtà produttive, al mondo del lavoro, dell’associazionismo e del volontariato, così capillarmente ed efficacemente presente su questo territorio, è stato possibile rafforzare quel sistema di leale collaborazione sempre più organizzato su base orizzontale.

Nel momento in cui condividiamo la Festa della Repubblica siamo chiamati su questi temi cruciali a condividere anche una risposta forte, ordinata e convergente, mettendo a fattor comune le nostre risorse, le nostre capacità, il nostro lavoro. E mi riferisco all’apporto decisivo dei Sindaci, che dello Stato rappresentano uno dei gangli vitali perché a stretto contatto con il territorio, con i cittadini, con le innumerevoli esigenze e problematiche legate all’arte difficile di amministrare. E’ meraviglioso vedere qui riunite tutte le fasce tricolore.

La pandemia ci ha costretto purtroppo a lavorare, in molti casi, con moduli operativi e di collaborazione ispirati alla straordinarietà e, malgrado ciò, siamo riusciti ad avviare iniziative importanti e strutturali che saranno utilissime in una prospettiva di breve e medio termine.

Penso ai Tavoli di legalità e monitoraggio, all’implementazione dei modelli di collaborazione e a quelli per la messa in sicurezza del sistema economico dai rischi di infiltrazione mafiosa che si fanno tanto più elevati a fronte della condizione di criticità, sul piano economico e sociale, che stiamo attraversando e dei piani di ripresa che siamo chiamati ad affrontare che impongono un plus di attenzione, come ci continuano a dimostrare le iniziative dell’Autorità giudiziaria, che ringrazio per il costante e strenuo impegno a tutela della legalità.

E consentitemi di ringraziare in modo speciale i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e delle Polizie Locali, nonché il personale di questa Prefettura, per lo straordinario sforzo profuso nel corso di questi lunghi, interminabili mesi, che si è andato ad aggiungere ai già gravosi compiti ordinari portati avanti con altrettanta dedizione.

Abbiamo sempre assicurato la continuità delle nostre attività a tutela dei cittadini, garantendo la normalità in una situazione di assoluta eccezionalità, cercando di rafforzare un filo diretto continuo, costante, fiduciario con la cittadinanza, in grado di far percepire la sicurezza come un bene vivo e intrinseco alla società.

Un impegno – ci tengo a sottolineare – che mai come in questa evenienza ha dovuto far leva su straordinarie doti e capacità non solo professionali, ma anche umane, di rigore ed equilibrio – date a volte fin troppo per scontate – e che rappresentano invece il portato di un percorso fatto di esperienza, sensibilità istituzionale e tecnica, senso di responsabilità e spirito di sacrificio.

Per quanto mi riguarda, continuerò il mio servizio vivendo a quotidiano contatto con la collettività, come organo di supporto alle amministrazioni locali e di facilitazione e mediazione dei problemi sociali, economici e istituzionali nella provincia.

Resta fondamentale, per me, il monito del Presidente Mattarella ad “avere cura della Repubblica”: avere cura della Repubblica vuol dire che è compito di ognuno operare al meglio delle proprie possibilità, in ogni ambito, per il corretto ed efficiente funzionamento del sistema-Paese: nella politica come nell’amministrazione, nella scuola, nella sanità, negli apparati di polizia, ma anche nelle attività produttive e commerciali, nel mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport, nell’associazionismo e nel privato sociale.

Regole e meriti debbono essere riferimenti indefettibili di un costante impegno per l’affermazione di sentimenti di appartenenza e di solidarietà che hanno costituito il comune denominatore per affrontare il doloroso e difficile cammino verso l’uscita da questa grave fase emergenziale e danno spinta, forza e significato a momenti come questi, che esprimono l’idea e la volontà di lavorare uniti per il Paese.

Uniti dalla voglia di esserci, protagonisti di una provincia che guarda avanti con fiducia, con l’orgoglio di una storia ricca di cultura e di arte, l’orgoglio di appartenere ad un territorio dalle incommensurabili bellezze naturali, ricco di energie ed intelligenze da mettere al servizio della Comunità.

In questa direzione, la Prefettura sta attivamente partecipando alla costruzione di un efficace concetto di legalità “allargata”, che parte dalle istituzioni e coinvolge attivamente la società civile: sono numerose, infatti, le iniziative che abbiamo intrapreso grazie all’apertura, fondamentale e non scontata, dell’imprenditoria, dell’associazionismo, delle comunità religiose e delle scuole.

Stiamo lavorando, insomma, puntando sulla forza dell’impegno collettivo, che è la cifra distintiva di questo territorio, dove è viva la volontà di curare, ognuno con il proprio contributo, la cosa pubblica.

In questo senso, e come avrete modo di notare, questa giornata è frutto della preziosa relazione che abbiamo instaurato con le scuole, che si sono mostrate fin da subito disponibili alla realizzazione di evento così importante per il nostro paese e per la nostra storia.

Ringrazio, in particolare,

  • il Liceo artistico Chierici, per la proiezione di video educativi e concernenti il food design, per l’esposizione di manufatti e di ritratti raffiguranti i Presidenti della Repubblica;
  • l’Istituto di istruzione superiore statale Motti, per l’accoglienza degli ospiti, l’esposizione e la consegna di manufatti e prodotti del territorio;
  • l’Istituto di istruzione superiore statale Nobili, per l’esposizione di abiti specifici del periodo della nascita della nostra Repubblica e dei propri modelli di studio;
  • l’Istituto di istruzione superiore di Reggio Emilia Blaise Pascal, per le foto scattate in occasione dei momenti più significativi di questa giornata e per il racconto su Nilde Iotti, che si terrà nel pomeriggio;
  • l’Istituto superiore di studi musicali di Reggio Emilia e Castelnovo Ne’monti “Peri-Merulo”, per l’accompagnamento musicale della cerimonia;
  • l’Istituto di istruzione superiore statale Zanelli, per l’accompagnamento dei visitatori alla scoperta dello spazio verde della Prefettura e per la cura dei giardini del Palazzo del Governo realizzata a fianco del Cav. Maioli, che pure ringrazio;
  • e, infine, l’Istituto comprensivo Don Dossetti di Cavriago e l’Istituto comprensivo di Luzzara, per il dialogo letterario con la scrittrice Rita Coruzzi, che nel pomeriggio avremo il piacere di ascoltare, e per l’esposizione di elaborati concernenti le pari opportunità.

I ragazzi hanno risposto con incredibile entusiasmo all’iniziativa messa in campo con la piena disponibilità dei dirigenti scolastici e dei docenti, che ringrazio personalmente, conoscendo bene le difficoltà che la Scuola sta affrontando da oltre due anni, prima con l’emergenza sanitaria ed ora con l’arduo compito di veicolare agli studenti temi di tragica attualità, come quello della guerra.

Con questa iniziativa si è inteso rafforzare il rapporto con i giovani, affinché si sentano sempre più parte di quella comunità cui spetta il compito di educare le nuove generazioni ai valori dell’agire insieme per la cosa pubblica e dunque alla democrazia.

Si rinnova oggi l’impegno di tutti noi per la nostra gente, per la comunità perché questa Provincia possa diventare, con il nostro lavoro, ancora più solida, bella e ospitale, anche per le prossime generazioni.

Credo che questo sia il miglior tributo che possiamo rendere oggi da Reggio Emilia alla nostra amata Repubblica e ai padri e alle madri che, con la scelta democratica, ci hanno consegnato un impegnativo testimone.

Viva la Repubblica Viva l’Italia”.

Il prefetto di Reggio Emilia, dott.ssa  Iolanda Rolli