Stato di grazia vissuto e regalato dai ragazzi del Chierici a via Roma

Shaping fair cities: la performance di Laura Cionci

La parola più gridata e più scritta è Libertà

“Stato di grazia” è il titolo di un libro, quello di Laura Cionci, artista emergente, quello di un progetto scolastico e di ciò che hanno raggiunto, sabato, 29 maggio, gli studenti delle classi IA e IB del liceo artistico statale “Gaetano Chierici”. I ragazzi hanno sfilato per via Roma, e  quelle adiacenti alla scuola, attuando un progetto di Laura Cionci, che ha risposto al bando “Shaping Fair Cities” ed ha realizzato una performance per questo quartiere di Reggio. Così i Dpi (dispositivi di protezione individuale), il distanziamento, si sono trasformati in segni, simboli, gesti liberatori per vivere con gioia la vita, animare il quartiere di via Roma e le sue strade. La mascherina è diventata una maschera, il distanziamento fili colorati che collegano e …il resto fantasia…con la gioiosità dell’età, accompagnati dai loro docenti per il rinascimento loro, della scuola, della città. 

Il progetto si è sviluppato su differenti piani d’azione nello stesso territorio, utilizzando simbologie e codici semplici per affermare l’identità del quartiere di via Roma come unico organo in movimento, stimolato socialmente e culturalmente. Una comunità contemporanea che vive delle sue radici. L’artista, nei mesi scorsi, ha tenuto, online, incontri con la comunità e con le due classi interessate. 

 

ragazzi hanno operato sui diversi testi, fra questi i “Sillabari” di Goffredo Parise, con workshop per realizzare: “movimento”, un incontro con le varie realtà che popolano via Roma, per attraversarlo, raggiungendone la porta e si sono chiesti: Come “riempire” lo spazio tra un soggetto e l’altro? Come utilizzare la distanza di sicurezza per comunicare un messaggio? Attraverso questa distanza può nascere una unione della collettività? Come aggirare le barriere che ci vengono imposte in questo momento storico per riuscire a tenere saldo il valore e il potere dell’aggregazione?  A tutto  ha trovato una risposta nella sfilata di e in Stato di Grazia   con felicità coordinati, nel progetto, dai docenti: Giovanni Villa e Silvia La Ferrara.

 

Così descrive la manifestazione Silvia La Ferrara: Un rito liberatorio, una affermazione gioiosa del futuro: i ragazzi della 1A e 1B del Liceo Chierici hanno sfilato per le strade del quartiere di via Roma che ospita la scuola, guidati dall'artista Laura Cionci. Gli studenti sono stati coinvolti in alcuni laboratori a distanza e in presenza con l'artista e insieme hanno sviluppato il progetto di un’azione collettiva, fluida e inclusiva, allo scopo di dichiarare l’estrema necessità della condivisione e della bellezza.” La Ferrara specifica: “Le mascherine sono diventate maschere, le distanze, segnate da fili colorati ai quali i ragazzi hanno appeso slogan e parole, si sono trasformate in legami. La parola più gridata e più scritta "Libertà". Per i ragazzi è stata un'occasione per esplorare, sotto la guida degli insegnanti e di un'artista ragioni e valenze del gesto performativo. 

L’opera prodotta al termine del percorso, realizzata appendendo tutti i fili distanziatori alla porta di Santa Croce, alla fine di via Roma, ora è parte di una “memoria artistica territoriale” condivisa, rendendo visibile l’identità sociale e culturale degli studenti e del quartiere.

MB

“Il rito può permettere la conoscenza di ciò che diversamente non si sarebbe potuto conoscere. Vi sono alcune cose che non possiamo sperimentare senza un rituale: eventi che si succedono in regolare sequenza acquistano un significato in rapporto agli altri componenti della sequenza e senza l’intera sequenza gli elementi individuali si disperdono, non sono più percepibili.”  Mary Douglas

 

Laura Cionci (Roma, 1980) è un’artista e performer. La sua ricerca coltiva pratiche relazionali per lo sviluppo di processi creativi volti a riarticolare le potenzialità energetiche umane in relazione alla biodiversità e al territorio. Il suo lavoro è stato presentato in State of Grace, Darebin Art Centre, Melbourne (2020); Vi.Vedo/Viu.Vos, Museu de Arte Contemporânea de Campinas, Saõ Paulo (2019); BienNolo, Milano (2019); 101, the beginning of infinity, MIM, Museum of Innocence, Mildura (2019); Paisaje Privado, Museo Casa de la Memoria, Medellín (2018); Una Mirada al Bosque Vertical, Museo de Arquitectura Leopoldo Rother, Universidad Nacional, Bogotà (2018); Fremantle Biennale (2017), Australia; Bienal de Arte Público, Cali (2016); Teatrum Botanicum, Parco Arte Vivente, Torino (2016); Proyecto H, Museo del Carnaval e Teatro de Verano, Montevideo (2014); Carnevalma, Centro Cultural Borges, Buenos Aires (2013).